Cucina – Risotto Alla Monzese
Il Risotto Alla Monzese Tra Leggenda e Cultura
Secondo un’antica leggenda brianzola molti anni fa tra i boschi della zona si aggirava una temibile strega, la Giubiana: aveva gambe lunghissime e viveva saltando da un albero all’altro. La strega aveva il vizio di rapire i bambini per mangiarli.
Un giorno, precisamente un ultimo giovedì di gennaio di molti anni fa, una madre Brianzola non vedendo rincasare suo figlio si preoccupò moltissimo, sapeva che la colpa era della Giubiana e che l’avrebbe mangiato.
Decise di preparare un gigantesco pentolone di risotto e per renderlo ancora più buono vi aggiunse della salsiccia.
Sapendo dell’ingordigia della strega posizionò il pentolone sotto un albero alle pendici del bosco.
La strega si fiondò sul risotto dimenticandosi dei bambini e iniziò a mangiare con un’ingordigia tale da dimenticarsi che il giorno stava per arrivare e appena i raggi del sole la colpirono prese fuoco e morì.
Da allora l’ultimo giovedì del mese di gennaio in molte piazze brianzole si accende un falò bruciando una fantoccio della Giubiana e mangiando il risotto alla monzese.
Questo giorno, oltre a simboleggiare la nascita del risotto alla monzese, rappresenta simbolicamente la fertilizzazione dei terreni con le ceneri della Giubiana, preparandoli a donare un ottimo raccolto.
Questa è la leggenda che narra di come è nato uno dei piatti tipici della nostra terra, io quest’oggi pranzerò con un piatto di risotto alla Monzese per mantenere viva la nostra tradizione.
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